Salone 2017: Un successo per A Joyful sense at Work

Il Salone Internazionale del Mobile, l’evento riconosciuto punto di riferimento internazionale per il settore dell’arredamento e del design è appena concluso. La 56 ° edizione del Salone, ha mostrato un prodotti di qualità molto alta e si conferma come una piattaforma globale per i prodotti veramente di alto livello, con l’accento posto sull’innovazione ha dimostrato molte idee innovative.

La biennale edizione dedicata all’ambiente di lavoro si chiama Workplace3.0 e quest’anno ha ospitato la mostra “A Joyful Sense at Work”, curata dell’architetto Cristiana Cutrona che ha voluto dare forma e vita alle più recenti teorie di prodotti per ufficio e di design di lavoro.

Lo scopo di A Joyful Sense at Work è quello di dare nuova vita alla teoria di ufficio e di progettazione impostando le sue attenzioni interamente sulle persone, in termini di loro bisogni, emozioni ed esperienze.

All’interno di un’area di circa 1.600 m2, A Joyful Sense at Work mette in mostra questo nuovo concetto di workplace attraverso la creazione di una piazza virtualmente diviso in tre “aree” o “regioni”: l’area di Concentrazione, Condivisione e l’area Creativa che convergono in una grande piazza centrale, un luogo di scambio e di opportunità. Quattro studi internazionali di architettura sono stati invitati a interpretare A Joyful Sense at Work attraverso “un’installazione nell’installazione”: Questi quattro studi rappresentano i quattro punti cardinali del mondo: Ovest, Est, Nord e Sud. Gli studi di architettura sono: Studio O + A (USA), Ahmadi Studio (Iran), UNStudio + SCAPE (Olanda) Studio 5 + 1AA (Italia).

Questo incarico è per AhmadiStudio un’importante riconoscimento del profondo legame con l’Italia. Attraverso le parole del fondatore dello Studio, Arash Ahmadi, possiamo capire come questa “contaminazione” sia stata premiata durante il Salone.

Il fondatore dello Studio Arash Ahmadi “Abbiamo avuto un buon feedback dalle persone di tutto il mondo che hanno visitato il nostro padiglione. Ho avuto interviste con riviste internazionali e professionisti. E’ stato per me un piacere confrontarmi con studi di livello internazionale e riscontrare un grande interesse per la nostra installazione. Sono pienamente soddisfatto della riuscita del nostro padiglione e di tutto il Salone che ha registrato quest’anno una crescita di presenze”.

Ahmadi Studio ha immaginato un ambiente lavorativo adattivo, in continua evoluzione, capace di unire la sfera personale e quella sociale. Il titolo del progetto, Ham-Dasti, parola iraniana che indica complicità, sottolinea i presupposti alla base del workplace del futuro in cui dinamismo, condivisione, appartenenza e confidenza creano un ambiente di lavoro in cui tutti possono sentirsi a proprio agio. Arash Ahmadi si ispira a due spazi-icona della cultura iraniana: il giardino persiano, luogo intimo e privato, e il bazar, luogo di scambio e confronto. L’allestimento, suddiviso in quattro microaree – welcoming, meeting, working e private – ha il fulcro in un elemento fisso rappresentante la natura all’interno di un vortice che si espande in altezza e si estende a tutti gli ambienti, generando un senso di sicurezza, di appartenenza e di stretta connessione tra uomo, lavoro e natura

Salone 2017: Un successo per A Joyful sense at Workahmadi
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